"Viaggio in India"racconta la storia di una coppia iraniana in viaggio di nozze in India. La moglie, fervente credente, desidera ardentemente incontrare un guru rinomato come "L'uomo perfetto". Suo marito, ateo e comunista convinto, vede l'India come emblema dell'oppio dei popoli.

Il loro viaggio si trasforma in uno scontro di ideologie e culture. La donna cerca conforto e significato nella spiritualità induista, mentre l'uomo rimane cinico e disilluso di fronte alla povertà e alle disuguaglianze sociali. Il film esplora il contrasto tra la fede cieca della moglie e la visione materialista del marito. L'esperienza in India mette a dura prova le loro convinzioni e li costringe a confrontarsi con i propri limiti.

Curiosità:

Il film è stato presentato fuori concorso al 24° Torino Film Festival nel 2006.
Il regista Mohsen Makhmalbaf è una figura controversa in Iran a causa delle sue critiche al regime.
"Viaggio in India" è stato girato interamente in India, con attori non professionisti.
Il titolo originale del film, "Shaere zobale-ha", si traduce come "Urlo delle formiche", un riferimento alla piccolezza dell'uomo di fronte all'immensità dell'universo.

"Viaggio in India" è un film intenso e provocatorio che ci offre uno sguardo sulla cultura e la società indiana attraverso gli occhi di una coppia in crisi. Un'opera cinematografica che ci fa riflettere sul significato della fede, sull'importanza del dialogo interculturale e sulla complessità della realtà che ci circonda.

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