In "Un paradiso senza biliardo", Giuseppe, un giovane toscano, emigra in Svezia negli anni '50 per raggiungere l'amico Franco, con cui ha combattuto come partigiano durante la guerra. Inizialmente entusiasta del nuovo paese e del suo tenore di vita elevato, Giuseppe ben presto si scontra con la nostalgia di casa e con la difficoltà di integrarsi in una cultura diversa.

La sua vita in Svezia è monotona e priva di stimoli: lavora in fabbrica, frequenta solo altri immigrati italiani e sente la mancanza delle sue abitudini e dei suoi affetti. L'unico momento di svago è quando gioca a biliardo con gli amici, un gioco che gli ricorda la sua terra natale e la sua giovinezza.

Curiosità:

Il film è stato girato in Svezia e in Italia.
La colonna sonora del film è composta da brani di musica italiana e svedese.
Il film è stato un successo di critica e pubblico in Italia, vincendo il David di Donatello per il miglior film straniero.
"Un paradiso senza biliardo" è considerato uno dei film italiani più importanti degli anni '90.

"Un paradiso senza biliardo" è un film poetico e commovente che racconta la storia di un uomo in cerca del suo posto nel mondo. Il film ci invita a riflettere sul significato di casa, appartenenza e felicità, mostrandoci come la nostalgia e il rimpianto possono essere ostacoli da superare per trovare la propria strada.

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