"Processo alla città" è un film neorealista diretto da Luigi Zampa, che offre un ritratto crudo e realistico della Napoli degli anni '50, dominata dalla criminalità organizzata. Il film è ispirato al processo Cuocolo, un evento giudiziario che sconvolse l'Italia del primo Novecento.

A Napoli, un giovane e coraggioso magistrato, Antonio Spicacci, indaga su una serie di omicidi legati alla camorra. Mentre cerca di svelare la verità, si scontra con l'omertà, la corruzione e il potere mafioso che permeano la città. La sua determinazione a far trionfare la giustizia lo porterà a sfidare non solo i boss mafiosi, ma anche le istituzioni compiacenti.

Curiosità:

"Processo alla città" è un esempio di cinema neorealista impegnato, che affronta temi sociali e politici di grande attualità.
Il film è liberamente ispirato al processo Cuocolo, un evento che segnò la storia della lotta contro la criminalità organizzata in Italia.
Il film vanta un cast di attori di grande talento, tra cui Amedeo Nazzari, Silvana Pampanini e Paolo Stoppa.
Zampa non si limita a raccontare una storia di criminalità, ma denuncia un sistema corrotto e complice, dove la mafia ha radici profonde.

Un magistrato coraggioso sfida la camorra in una Napoli corrotta. "Processo alla città" è un dramma neorealista che denuncia il potere della mafia e l'omertà che la protegge.

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