"Kapò" è un dramma storico diretto da Gillo Pontecorvo che racconta la storia di una giovane ragazza ebrea, interpretata da Susan Strasberg, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo l'arresto e la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, la protagonista, sotto il nome di “Lisa”, riesce a sopravvivere grazie alla sua bellezza, diventando una kapò, una prigioniera incaricata di sorvegliare i suoi compagni. La sua discesa nell'inferno del compromesso morale e nella lotta per la sopravvivenza la porta a fare scelte dolorose, cercando di rimanere umana in un ambiente disumanizzante.

Curiosità:

Il film è stato girato con il coinvolgimento di ex deportati ebrei per rendere la rappresentazione dei campi di concentramento più autentica.
"Kapò" fu uno dei primi film italiani a trattare il tema dei campi di concentramento con una prospettiva tanto cruda e realistica.
La protagonista Susan Strasberg, pur essendo un’attrice americana, interpretò un ruolo difficile e controverso, che le valse molta attenzione a livello internazionale.
La pellicola fu molto discussa per la sua rappresentazione di una prigioniera che collabora con i nazisti, un tema particolarmente delicato e controverso per l'epoca.

"Kapò" è un film potente e drammatico che esplora il lato oscuro della condizione umana durante l'Olocausto, mettendo in luce le scelte morali difficili di chi vive in un contesto estremo.

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